CAMPI ELETTROMAGNETICI E RISCHI PER LA SALUTE: 9 CONSIGLI PER PROTEGGERCI!

CAMPI ELETTROMAGNETICI E RISCHI PER LA SALUTE: 9 CONSIGLI PER PROTEGGERCI!

Uno dei principali compiti della naturopatia, come abbiamo ampiamente detto, è promuovere e diffondere la cultura dell’educazione alla salute. La salute, non è solamente l’assenza della malattia, bensi’ uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale. La salute è una risorsa per la vita quotidiana e il risultato dell’affermazione delle risorse e capacità personali; è uno stato dinamico e funzionale basato sulla capacità di mantenere, ripristinare e adattare la propria integrità, il proprio equilibrio e senso di benessere. L’equilibrio fisico, mentale e sociale della persona permette di riconoscere e realizzare le proprie attitudini, di soddisfare i propri bisogni e di interagire adeguatamente con l’ambiente circostante.

Il naturopata quindi, non considera la salute dell’individuo indagando solo sugli aspetti costituzionali e familiari, ma anche sulla salubrità dell’ambiente in cui vive e scambia energia, ed ha il compito di informare l’individuo e la collettività circa gli impatti ambientali, l’inquinamento, l’elettrosmog, le sostanze nocive per la salute e contribuire allo sviluppo sostenibile e al mantenimento dell’ecosistema. Queste conoscenze sono indispensabili per comprendere come i fattori chimico- fisici dell’ambiente possono agire da fattori stressanti e quindi indebolire il sistema immunitario e interferire con i sistemi di autoregolazione del nostro corpo.

In questo articolo voglio parlarvi infatti degli effetti sul nostro corpo dei campi elettromagnetici, ormai presenti in modo massiccio nell’ambiente in cui viviamo. .

Che cosa sono i campi elettromagnetici o CEM ?

Senza fare riferimenti troppo complicati alla fisica, (mi perdoneranno i miei illustri professori di Fisica e Biofisica), possiamo semplificare il discorso dicendo che i C.E.M, sono cariche elettriche che si propagano nello spazio sotto forma di onde elettromagnetiche con una durata e una frequenza. Le sorgenti dei campi elettromagnetici presenti nell’ambiente possono essere suddivisi in due gruppi:

I campi elettromagnetici generati da sorgenti naturali :

-elettricità nell’atmosfera e campo magnetico terrestre;

-campo elettrico generato da eventi temporaleschi in particolare dai fulmini;

-campi elettromagnetici prodotti dalle emissioni del sole e delle galassie;

-deboli segnali elettromagnetici emessi dall’uomo. I sistemi viventi sono organizzati proprio grazie alle forze elettromagnetiche e i C.E.M, rivestono un ruolo importantissimo nell’organizzazione spaziale e temporale e nell’attività delle cellule. L’uomo emette campi magnetici nella regione degli infrarossi. Nel corpo umano è possibile considerare il cuore e il cervello come dei generatori di onde elettromagnetiche. La registrazione dell’andamento di questi campi elettrici ed elettromagnetici di cuore e cervello viene detta rispettivamente elettrocardiogramma ed elettroencefalogramma. A queste importanti sorgenti di campi, si aggiungono i segnali elettrici prodotti dall’attività muscolare, dalla pelle, dai visceri addominali, e addirittura dalla risposta della retina agli stimoli luminosi. Insomma, anche l’uomo è una sorgente di campi elettromagnetici.

Campi elettromagnetici generati da sorgenti artificiali:

– linee di trasmissione elettriche e trasformatori;

-elettrodomestici;

-macchinari industriali;

-ripetitori radiofonici e televisivi, stazioni radio, torri di controllo;

-istallazioni radar e via satellite, computer e telefoni cellulari;

– luci artificiali, laser, lampade ultraviolette, insegne luminose, fotocopiatrici, dispositivi a raggi x (biomedicali) e gamma.

I campi elettromagnetici si classificano in base alla frequenza, ovvero in base al numero di onde che si propagano in un secondo. Abbiamo così:

-campi a frequenza estremamente bassa (fino a 300 herz ), ad esempio generati da dispositivi elettrici presenti nelle nostre case;

-campi a frequenza intermedia (tra 300 herz e 10megaherz ) ad esempio generati dai computer;

-campi a radiofrequenza (da 10 megaherz a 30 gigaherz ) come quelli prodotti da radio, televisioni, antenne per telefonia cellulare e forni a microonde.

Cosa succede quando siamo esposti ad un C.E.M?

Diversamente dagli animali, la risposta umana ai campi elettromagnetici è prevalentemente compensatoria: il corpo cerca di adattarsi alla sollecitazione termica. A seconda dell’intensità e dell’esposizione, il C.E.M penetra attraverso la cute, raggiunge i vari tessuti, fino ad arrivare attraverso la membrana cellulare all’interno della cellula dove interferisce con le strutture elettricamente cariche (acqua, proteine, acidi nucleici, lipidi ecc.) e con i campi elettromagnetici interni (endogeni) presenti nei tessuti e nella membrana cellulare alterando l’equilibrio metabolico. Questo segnale viene rilevato dal sistema nervoso centrale e periferico come “stressor”, ovvero come elemento in grado di minare l’equilibrio dei sistemi di autoregolazione e così si attivano meccanismi di risposta adattivi che interferiscono con gli equilibri dei sistemi endocrino e immunitario causando alterazioni dello stato di salute.

Oltre agli effetti diretti , esistono effetti indiretti che possono avere gravi ricadute sulla salute e sulla sicurezza e che pertanto vanno prevenuti. Gli effetti indiretti possono interessare:

-interferenze con attrezzature e altri dispositivi medici elettronici e dispositivi impiantati (stimolatori cardiaci, defibrillatori, pompe insuliniche, protesi articolari, chiodi, piastre di metallo,schegge di metallo)

-effetti su tatuaggi, body piercing e body art;

Non è difficile capire che l’esposizione collettiva ai campi elettromagnetici artificiali, è quella più pericolosa per la nostra salute ed è in rapidissima crescita. La popolazione dei paesi più industrializzati è attualmente esposta a radiazioni elettromagnetiche molto più potenti e dannose dei campi naturali, tanto che si parla ormai di inquinamento elettromagnetico o di elettrosmog.

Già alla fine dell’800 , il termine neuroastenia o nevrastenia, era usato per descrivere l’insieme dei sintomi della malattia da esposizione alle onde radio. In Unione Sovietica e negli stati dell’Europa Orientale furono condotti dalla metà degli anni 60 del Novecento, numerosi studi clinici sullo stato di salute dei lavoratori, esposti, per motivi professionali, a radiazione elettromagnetica. I risultati delle ricerche evidenziarono che l’esposizione prolungata a tali campi elettromagnetici poteva sviluppare delle malattie che riguardavano il sistema cardiovascolare e il sistema nervoso.

Ormai esistono numerosissimi studi in letteratura scientifica che ci confermano che tutti i sistemi viventi esposti a campi elettromagnetici, mostrano una qualche risposta biologica. La reazione è di tipo termico (riscaldamento) se il campo esterno è relativamente intenso, oppure transitoria se viene applicato un campo debole non in grado di sollecitare e riscaldare il sistema biologico.

Nella risposta ai C.E.M deboli, o debolissimi, i parametri fisiologici, dopo un’alterazione di breve durata, tornano ai loro valori iniziali, anche se il campo continua ad essere presente.

NB: è necessario tenere a mente che un campo artificiale anche se debole, è centinaia di migliaia di volte più intenso dei campi magnetici naturali.

Nell’esposizione cronica ai C.E.M di più alta intensità, si possono determinare alterazioni biologiche anche serie in qualsiasi distretto corporeo: sistema nervoso, endocrino, cardiovascolare, immunitario, dermatologico, ematologico e riproduttivo. Nella maggior parte delle persone, i segni e i sintomi da elettrosensibilità ai campi elettromagnetici includono: cefalea, insonnia, debolezza, stanchezza cronica ed esauribilità, deficit di memoria e concentrazione, dolori osteoarticolari, eruzioni cutanee, disturbi uditivi, visivi o di equilibrio, alterazioni del tono dell’umore, sbalzi pressori, palpitazioni, aggressività o apatia.

Come proteggerci?

Ogni giorno siamo attraversati da moltissime frequenze derivanti da vari campi magnetici da cui non possiamo fuggire. Allora come possiamo limitare i danni?

1- mantenere il telefono cellulare o il computer a distanza quando possibile;

2-evitare gli auricolari bluetooth e utilizzare invece il vivavoce;

3- scollegare gli apparecchi quando non sono in uso;

4-tenere la camera da letto lontana da dispositivi che emettono campi elettromagnetici (pc, radiosveglie, telefoni cellulari);

5- evitare l’uso di lampade alogene e fluorescenti;

6-se usate il wi-fi invece di internet ethernet in casa, scollegatelo quando non è in uso e assicuratevi di tenere il router lontano da aree dove tu e i tuoi familiari trascorrete molto tempo.

7- evitare l’uso eccessivo di apparecchi wireless.

8- fare scorta di antiossidanti come zinco, selenio e vitamina c;

9-esistono rimedi naturali in grado di schermarci dai C.E.M tra cui:

-grafite (minerale nero normalmente utilizato come mina per maite, possiede una conducibilità elettrica che lo rende uno straordinario antidoto contro tutti i tipi di radiazioni.

-quarzi o tormaline (famiglia di minerali diffusissimi in natura che posseggono un’elevata conducibilità elettrica e la caratteristica di deformarsi se immersi in un campo elettrico.

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