Il termine oligoterapia deriva dal greco oligòs = poco, e viene usato per indicare questi particolari elementi chimici, metalli e metalloidi, presenti in tracce quindi in piccolissime quantità nella materia vivente. Nonostante la loro percentuale infinitesimale (oligo), svolgono compiti importantissimi nelle funzioni vitali dell’organismo. Sono parte integrante della maggioranza degli enzimi che regolano le complesse azioni biochimiche sulle quali si regge il nostro metabolismo; essi hanno la capacità di catalizzare, cioè di facilitare e rendere più veloci, tutte le reazioni chimiche all’ interno del nostro organismo. Enzimi ed oligoelementi sono, quindi, fattori cellulari vitali.
Tra gli oligoelementi 15 sono da ritenersi “essenziali”: Fluoro, Iodio, Selenio e Silicio, più altri 11 che appartengono al gruppo dei “metalli di transizione”:Cobalto, Cromo, Rame, Ferro, Litio, Manganese, Molibdeno, Nichel, Stagno, Vanadio, Zinco.. Esistono alcuni oligoelementi che pur non essendo considerati”essenziali” possono svolgere un’attività terapeutica: Alluminio, Argento, Oro, Bismuto, Germanio.
L’oligoterapia è una pratica efficacissima, al punto di essere una strumento indispensabile per il naturopata che si avvale degli oligoelementi per trattare il terreno di una persona e i disturbi disfunzionali. Agiscono sul piano fisico, ma anche sul piano energetico.